Illustrazione di una “e” accentata (copyright giannirodari.it)
L’accento.
In ogni parola c’è una sillaba che è pronunciata con maggiore intensità delle altre: è la sillaba che porta l’accento (accento tonico), anche se questo non viene materialmente scritto. Le altre sillabe sono pronunciate con minore forza e sono dette àtone.
In italiano, nelle parole costituite da più sillabe, l’accento tonico può cadere:
– Sull’ultima sillaba (parole tronche): però, caffè, andò ecc.
– Sulla penultima sillaba (parole piane): can-zó-ne, mat-tì-na, fà-ro ecc.
– Sulla terzultima sillaba(parole sdrucciole): cò-mi-co, cò-sto-la, pén-to-la ecc.
– Sulla quartultima sillaba (parole bisdrucciole): mià-go-la-no, pòr-ta-me-lo, gì-ra-glie-lo ecc.
– Molto raramente sulla quintultima (parole trisdrucciole): òr-di-na-me-lo, rè-ci-ta-me-la ecc.
Se la parola è monosillaba, l’accento cade ovviamente su questa, che sia scritto, o meno: più, re, là, su.
Come sapere se scriverlo o meno?
Premesso che è obbligatorio segnare l’accento…
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